mercoledì 9 marzo 2016

BEATO MARIANO BIONDI, TERZIARIO FRANCESCANO POI, A LA VERNA, SANTO FRATE DEL I ORDINE


1 gennaio
  B. MARIANO BIONDI

Terziario francescano, sposo
poi Frate Laico del I Ordine



Lugo
ca. 1410 La Verna (AR) 1495



Martirologio Francescano: Sul Sacro Monte della Verna,in Toscana, il beato Mariano da Lugo, Laico e Confessore, assai chiaro per lo spirito di orazione e per la sua vita angelica.





Beato Mariano (a dx), san Nicolò e le anime del Purgatorio
di Angelo Gottarelli (1790) Barbiano, chiesa di Santo Stefano.

Barbiano è una frazione di Cotignola, comune in provincia
di Ravenna, che Wikipedia indica come luogo di nascità
del b. Mariano, anzichè Lugo come da tradizione.


Beato Mariano da Lugo de' Biondi detti volgarmente i Mariani, vestì in Lugo l'abito de'Terziari dell'Ordine, come attestato da Iacopo Centali, notaio di Lugo, nel quale si legge il suo nome con il titolo di Terziario.
Visse in Lugo finché visse sua moglie: rimasto vedovo inspirato da Dio si portò a La Verna, dove il Serafico Padre San Francesco aveva ricevute le stimmate: qui alla veduta di quel Santuario, e di fronte all'esemplarità de'Religiosi Francascani, che l'abitano, cotanto s'innamorò di servire il Signore e al Santo Padre sotto i rigori dei tre voti solenni, che deposto l'abito de'Terziari vestì quello della prima regola in qualità di Laico: fatta la professione tutto si dette allo Spirito.
Da mattina fino a mezzogiorno serviva le Messe, e con tanta devozione, che rapiva il cuore degli astanti. Nell'orazione, e specialmente quella mentale vi perseverava immobile, e fuor di sè stesso per otto ore continue, e talora in piedi, e senza appoggio alcuno: fu più volte visitato da Gesù Cristo, dal Serafico Padre San Francesco, e da Santa Maria Maddalena, della quale era particolarmente devoto.
Contro il Demonio che mai desistette nel perseguitarlo, fu di tanto valore, che derideva i suoi attentati.
Nelle virtù eroiche, e specialmente nell'umiltà ancora egli, come il suo concittadino Bonavita, era il vivo ritratto delle medesime.
Quindi, avendo servito il Signore per cinquant'anni, e forse più, sotto il martirio delle penitenze, carico di merito e tra le melodie degli Angeli, passò alla gloria il primo giorno di gennaio 1495. Il suo cadavere fu sepolto nella chiesa de La Verna, dove aveva servito Iddio, e il Serafico Padre.
Fu uomo di statura grande, asciutto, di bell'aspetto, e di molta venerazione. Dei suoi miracoli ne fanno menzione gli scrittori dell'Ordine francescano, ma più di questi Silvano Rossi camaldolese, che diffusamente ne ha lasciato scritta la vita.

Cfr. Girolamo Bonoli, Storia di Lugo ed annessi, pp. 525-6, stampato in Faenza, 1732


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Beato Bonavita da Lugo


S. Francesco riceve le stimmate su La Verna,
stampa secentesca



A cura di M. Stocchi